MASSA. Anche le illuminazioni in piazza Aranci ieri sera, 24 giugno, erano rosse per la “Notte dei drappi rossi”, la notte in cui Massa ha detto no alla violenza sulle donne. In tanti, forse più di un centinaio hanno aderito alla prima iniziativa della “Rete antiviolenza donne” e hanno sfilato per le vie del centro indossando maglie e fasce rosse. E così, da via Alberica fino a piazza dei Narcisi all’ex mercato coperto si è formato un serpente rosso di striscioni e persone, uomini e donne, ragazzi e ragazze, insieme contro il femminicidio.
Quella di ieri è stata l’iniziativa che, in qualche modo, ha tenuto a battesimo la nascita della rete antiviolenza di Massa fortemente voluta dalla giornalista Angela Maria Fruzzetti e alla blogger Barbara Giorgi. «Abbiamo avuto grande supporto anche da altre città – ha commentato Barbara Giorgi – su Facebook abbiamo creato una rete vasta ma non vogliamo che resti soltanto una rete virtuale, siamo qui stasera per trasformarla in una rete reale». Una ragnatela di aiuti e mani tesi per aiutare le donne vittime di violenza, soprattutto domestica, a denunciare, a smettere di colpevolizzarsi, a ricominciare. A sentirsi meno sole.
Una rete che a Massa fino a ieri mancava ma di cui è innegabile ci sia bisogno: «Purtroppo casi di violenza domestica sono in aumento anche nella nostra provincia – ha detto l’assessore alla Pari Opportunità del Comune di Massa, Elena Mosti, in piazza con un drappo rosso legato in vita – ma il fatto che adesso siano denunciati, è un grosso passo avanti». Come accennato, hanno sfilato nel corteo anche molti uomini: «Dobbiamo essere i primi a scendere in strada» – ha detto Nicola Cavazzuti, uno di quelli che in strada è sceso.